L'intervista: Tricopigmentazione, caratteristiche e vantaggi
Ospite all'interno della rubrica dedicata alla salute di Radio Roma Capitale, ho avuto modo di approfondire caratteristiche e vantaggi della tricopigmentazione.
Il testo dell'intervista sui vantaggi della tricopigmentazione
Di seguito il testo dell'intervista estratto dal video che potete seguire e ascoltare in questa pagina.
Cos’è la tricopigmentazione e quale ruolo svolge in relazione al trapianto di capelli?
La tricopigmentazione è una tecnica di tatuaggio a cui si ricorre generalmente per mascherare la perdita di capelli o coprire cicatrici. Rispetto al trapianto di capelli, la tricopigmentazione svolge un ruolo complementare e integrativo; dove invece non è possibile procedere con il trapianto di capelli, la tricopigmentazione svolge un ruolo suppletivo e sostitutivo rispetto a quest'ultimo.
Quali aspetti non bisogna sottovalutare quando ci si trova di fronte ad una perdita di capelli più o meno significativa?
Per quanto riguarda i capelli è importante non trascurare la prevenzione; è consigliabile, quindi, non aspettare che si arrivi ad una perdita totale di capelli, ma agire prima in modo tempestivo.
Quali possono essere le cause e le patologie che spingono a ricorrere alla tricopigmentazione?
Spesso la causa è da rinvenire nella predisposizione genetica: parliamo in particolare di alopecia e quella più comune è l’alopecia androgenetica maschile, negli uomini dovuta essenzialmente da fattori ormonali ma può essere causata anche da stress; si può parlare anche di alopecia cicatriziale, se questa deriva da traumi o cicatrici chirurgiche.
Come si pone lo specialista verso il paziente che richiede una consulenza o un trattamento?
Va premesso che di base c’è sempre un "non accettarsi" del paziente perché comunque parliamo di medicina estetica, volta quindi a migliorare una situazione legata appunto ad un fattore estetico. Proprio perchè per tali fattori il paziente presenta particolari disagi, l'obiettivo è cercare di dargli "nuova vita" sotto questo aspetto.
Come è cambiata la tricopigmentazione nel tempo?
Si tratta di una tecnica abbastanza nuova, nata nell'ultimo ventennio. Negli ultimi anni gli strumenti sono sempre più piccoli, a partire dagli aghi attraverso i quali si inocula il pigmento e questo permette di ottenere il risultato più naturale possibile.
Si tratta di un trattamento che richiede delle tempistiche particolari per ogni seduta?
La tricopigmentazione è un trattamento che può richiedere circa 2-3 ore per seduta. Si ricostruisce innanzitutto quella che possiamo definire una hairline e in base al paziente si vanno a "ridisegnare" i capelli nelle zone mancanti.
A lavoro finito, quindi, non si nota la mancanza di capelli?
Esatto, ad impatto visivo non si nota affatto la mancanza di capelli. Si tratta pur sempre di un tatuaggio, ma il risultato è proprio quello di simulare il vero capello e quindi non viene notata la mancanza nell’area trattata.
Verso quale futuro stiamo andando in questo settore?
La medicina estetica è una branca in continua e rapida evoluzione, che sta continuando a crescere sempre più: arriveranno nuove tecniche e strumenti che consentiranno di migliorare ulteriormente il risultato e la facilità di raggiungerlo.
Cosa è possibile sottolineare verso chi è timoroso o dubbioso nei confronti delle tricopigmentazione?
Va evidenziato che non si tratta di un trattamento doloroso, quindi chi nutre timori in tal senso può rimanere assolutamente tranquillo. Il consiglio, sia che si tratti di tricopigmentazione che di trapianto di capelli, è sempre quello di rivolgersi a professionisti qualificati che si occupano esclusivamente di tricologia.